Educare i bambini sulla sicurezza online

Educare i bambini sulla sicurezza online

Di Babysits
14 minuti di lettura

Navigare in sicurezza è estremamente importante, specialmente per i più piccoli. In occasione del Social Media Day il 30 giugno, abbiamo deciso di affrontare il tema della sicurezza online con degli esperti e chiedere l’opinione dei membri della nostra community tramite un sondaggio.

Ecco raccolte in questo articolo tutte le informazioni utili per rendere la navigazione più sicura per i più piccoli.

92% dei genitori che hanno partecipato al nostro sondaggio sono consapevoli del fatto che Internet può essere pericoloso e prendono provvedimenti per cercare di proteggere i propri figli quando navigano.

Nonostante questo, per tanti genitori risulta difficile affrontare il problema in maniera efficace, e si corre il rischio di sentirsi sopraffatti e non sapere da dove cominciare.

L’importanza di navigare in sicurezza

Innanzi tutto, cosa significa sicurezza online? SWGfl, una ONG britannica che si impegna a garantire che i bambini traggano beneficio dalla rete senza incontrare pericoli, definisce la sicurezza online come “essere consapevoli delle minacce con cui si potrebbe essere confrontati mentre si svolge una qualsiasi attività su internet. Si può trattare di tutela dei dati, gestire la propria reputazione online, evitare contenuti illegali o dannosi o minacce alla propria sicurezza”.

Per gli adulti, questa definizione può essere facile da comprendere, ma per i bambini, che secondo l’UNICEF compongono il 30% degli utenti online, i pericoli potrebbero essere più difficili da identificare e non possono essere evitati, perfino nella sicurezza della propria casa.

I trend online del 2022

Il mondo virtuale è in continua evoluzione: praticamente ogni giorno emergono nuove piattaforme, trend, app e, come genitori, può essere difficile tenere traccia di tutto. Ecco alcuni trend da tenere sul tuo radar nel 2022.

  • TikTok: Una piattaforma video che ospita una varietà di contenuti digitali di breve durata (dai 7 secondi ai 10 minuti). I temi dei video sono molti e diversi tra loro: possono essere scherzi, balletti, battute o situazioni divertenti, intrattenimento e contenuti educativi.
    L’app ha avuto particolarmente successo con bambini e adolescenti, nonostante l’età minima richiesta per la creazione di un profilo sia 13 anni. TikTok ne è consapevole, e prende continui provvedimenti per garantire l’accesso alla piattaforma solamente a chi è dell’età giusta.

  • Instagram reels: Instagram nasce come social su cui condividere foto, ma negli ultimi anni ha cominciato a integrrare anche altri tipi di contenuti digitali sulla propria piattaforma, come Instagram Reels. Si tratta di una funzione simile a TikTok (tanto che molti dei video presenti su Reels sono gli stessi caricati su TikTok), che permette agli utenti di condividere brevi video a schermo intero.

  • Roblox: Roblox è una piattaforma online dove milioni di utenti possono creare e condividere i propri videogiochi e comunicare attarverso la chat. È disponibile su cellulare, tablet, pc, e Xbox One. Si possono trovare diversi giochi adatti a diverse età.

  • Realtà virtuale (VR): la realtà virtuale (VR) è un’esperienza immersiva generata al computer con scenari e oggetti che possono sembrare quasi reali o completamente diversi dalla realtà. with scenes and objects that can seem real or completely different from reality. La realtà virtuale è accessibile attraverso uno specifico strumento, il visore VR e vari accessori che permettono di accedere a diverse funzioni.

I pericoli della rete

Come abbiamo detto prima, sicurezza online può voler dire molte cose. I pericoli online si possono presentare in ogni forma e dimensione, e ci sono diversi fattori da tenere in conto quando si lascia i propri bambini a navigare la rete. Ecco alcuni dei rischi maggiori che tuə figliə potrebbe incontrare online.

  • Contenuti inappropriati
  • Problemi comportamentali
  • Cyberbullismo
  • Dipendenza
  • Problemi di salute mentale

Ecco le conseguenze e i rischi di cui si preoccupano di più i genitori della nostra community:

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Contenuti inappropriati

Secondo il nostro sondaggio, circa il 76% dei genitori è preoccupato che i propri figli possano essere esposti a contenuti inappropriati online. Su internet, è tutto a portata di click; blog, videogiochi, social media e inserzionisti possono esporre volontariamente e involontariamente i più piccoli a contenuti non adatti, senza che tu ne venga a conoscenza o che tu abbia dato il permesso e, soprattutto, senza il consenso dellə bambinə.

Entrare a contatto con immagini, video o informazioni grafiche, violente, a sfondo sessuale o inappropriate per la loro età, può avere un impatto incredibile sulla vita dei bambini e come percepiscono concetti che magari non riescono ancora a comprendere bene.

Questo potrebbe farli sentire confusi e turbati, ed è possibile che non ne parlino con te direttamente per imbarazzo, senso di colpa o paura di essere puniti. Per prevenire ciò, è importante creare uno spazio aperto al dialogo che li faccia sentire al sicuro.

Come evitare che i bambini incontrino contenuti inappropriati online

Come genitore, sta a te tenere sott’occhio l’attività online dei bambini e determinare se quello che cercano sia appropriato o no. È possibile trovare sul mercato app di controllo e dispositivi che dispongono anche una modalità bambino, in questo caso, i contenuti inappropriati sono già filtrati.
Per ricevere più informazioni a riguardo, puoi parlare con uno specialista o chiedere ulteriori risorse alla scuola che frequentano i bambini.

Problemi comportamentali

Più della metà dei genitori (56%) ha riportato di essere preoccupata dell’effetto che una notevole quantità di tempo passata online possa avere sul comportamento dei loro bambini.

Abbiamo intervistato Marine Rannou, una psicologa clinica specializzata in tecnologie digitali, che ha spiegato come l’idea che il mondo virtuale possa influenzare la mente e le azioni dei bambini in maniera negativa si sia consolidata nella nostra mente sempre di più con il passare del tempo e l’intervento dei media.
“Per lungo tempo, i videogiochi sono stati accusati di essere causa di dipendenza e comportamenti violenti per bambini e adolescenti.” dice Rannou.
È facile presumere che giocare a giochi di guerra o combattimento possa condurre i bambini a imitare simili comportamenti nella vita reale, ma, secondo la psicologa, ciò raramente succede.

Come prevenire problemi comportamentali

In ogni caso, è importante monitorare ciò che succede quando i tuoi bambini sono online. Per farlo, Rannou suggerisce di arrivare ad un accordo con loro e “prestabilire regole che potete costruire insieme cosicché gli schermi non diventino motivo di conflitto”.

Come genitore, è tua responsabilità di assicurarti che i contenuti che i tuoi figli consumino online siano appropriati e che abbiano chiara la differenza tra ciò che è reale e ciò che invece sia solamente dietro uno schermo.
La comuncazione transparente è fondamentale, ti aiuterà a creare uno spazio sicuro in cui i bambini possono “condividere e narrare le proprie esperienze, che si tratti del loro videogioco preferito, un video divertente, o un argomento che li ha confusi o incuriositi”.

Cyberbullismo

Come tanti altri comportamenti sociali, anche il bullismo è comparso in forma virtuale. Il cyberbullismo è un pericolo di cui molti genitori sembrano preoccuparsi (41% degli intervistati ha espresso preoccupazione per questo fenomeno).

Nonostante la diffusa consapevolezza dell’esistenza del problema, può essere difficile capire se stia succedendo anche a tuə figliə se non si è conivolti nella loro vita virtuale.
Queste forma di intimidazione può avvenire attraverso i social media, giochi online, app di messaggistica, e molti altri ambienti virtuali.

Come il bullismo - e molto spesso ultilizzato in forma complementare allo stesso - il cyberbullismo è utilizzato come modo per intimorire, manipolare, imbarazzare e ferire tramite l’utilizzo di Internet. Le minacce online e l'invio di tweet, post o messaggi aggressivi o scortesi, così come la condivisione di informazioni personali, immagini o video allo scopo di ferire o umiliare qualcuno, sono tutte forme di cyberbullismo.
Poiché l'aggressore non deve affrontare la vittima di persona, è più facile da commettere rispetto all'intimidazione fisica e può essere particolarmente dannoso per i bambini in fase di sviluppo.

Tuttavia, come spiega Rannou, "anche se mediate da interfacce digitali, le interazioni e gli scambi che sperimentiamo nel cyberspazio sono reali, coinvolgono la nostra sensibilità, la nostra soggettività ma anche il nostro corpo, tanto quanto la comunicazione in presenza". Ciò significa che essere vittima di cyberbullismo può avere un forte impatto sulla propria vita, tanto quanto se ciò avvenisse nella vita reale. Il cyberbullismo può far sì che lə bambinə si senta tormentato ogni volta che apre un qualsiasi dispositivo digitale e può causare problemi di umore, cali di energia, sonno e appetito.

Come prevenire il cyberbullismo

Come genitore, potrebbe essere molto difficile prevenire il (cyber)bullismo. Tuttavia, ci sono alcune cose che si possono fare e che possono aiutare in qualche modo.

Ad esempio, alcune piattaforme di social media offrono la possibilità di disabilitare i commenti ai post. Questa potrebbe essere un'ottima funzione se notate che lə bambinə riceve messaggi dannosi online. Inoltre, è possibile rendere i profili privati, facendo in modo che solo le persone a cui si è permesso di seguirvi possano inviare messaggi o vedere i vostri post online. La cosa più importante, tuttavia, è parlare delle conseguenze del (cyber)bullismo con i vostri figli. Raccontate cosa fa agli altri ragazzi, come li fa sentire, in modo da evitare che lə vostrə bambinə bullizzi qualcun altrə.

Problemi di salute mentale

Come accennato in precedenza, l'uso eccessivo di Internet potrebbe comportare più pericoli di quanto inizialmente considerato. Secondo la ricerca di Babysits, solo il 31% dei genitori intervistati ha dichiarato di essere preoccupato per questo argomento. Tuttavia, dal punto di vista degli esperti intervistati, si tratta di una variabile da tenere in considerazione.

Secondo Alfredo Oliva, psicologo e professore di psicologia dello sviluppo presso l'Università di Siviglia, durante il periodo dello sviluppo, l'autostima dei più piccoli è già a livelli bassi a causa dello sviluppo, delle nuove responsabilità e dei cambiamenti scolastici.

Commenti negativi, un numero insufficiente di like o addirittura un rifiuto sulle piattaforme Internet possono avere un impatto molto negativo sulla sua percezione di sé e del mondo circostante. Sui social media, le persone tendono a mostrare solo i lati positivi della propria vita e molte immagini online sono state in qualche modo ritoccate. Anche gli adulti spesso faticano a distinguere cosa sia reale e cosa no, e per i bambini può essere ancora più difficile.
Questo può indurli ad avere aspettative impossibili sul proprio aspetto fisico e la propria vita e colpire ulteriormente la loro autostima, causando anche problemi di salute mentale più gravi come ansia e depressione.

L’infanzia e l’adolescenza sono anni cruciali per lo sviluppo della propria identità, e Internet può avere un certo impatto su questo aspetto. Oliva spiega come online i bambini e gli adolescenti entrino in contatto con nuovi tipi di modelli, come celebrità e influenceri, che possono influire sulla percezione di sé.

Quando gli è stato chiesto che tipo di impatto le star dei social possono avere sui più piccoli, Oliva risponde "sono fonti di influenza molto forti per i bambini, che possono avere un effetto positivo sul loro comportamento". Bisogna però essere cauti: "conosciamo tutti i casi recenti di influencer che hanno fatto commenti molto sessisti e omofobi" ha detto l'esperto.

Gli standard irraggiungibili dei social media

Se vi rendete conto che il tempo che i vostri figli dedicano ai social media interferisce con la loro salute mentale, potete aiutarli a vivere un'esperienza più sana.
Iniziate spiegando il concetto di felicità virtuale, cioè come le foto e i video che vedono online siano solamente momenti selezionati che gli influencer hanno scelto di condividere e non la loro realtà completa.
Soprattutto se sono un po' più grandi, potete anche guardare insieme il feed dei vostri figli, chiedere loro quali account scatenano in loro emozioni negative, invitarli a smettere di seguirli e vedere se migliora il loro stato d’animo.

Parlate con i vostri figli della possibilità di limitare il tempo trascorso sui social media e di passare più tempo all'aria aperta, uscendo con gli amici e socializzando nella vita reale, dove ognuno ha le proprie insicurezze e non ha filtri per nasconderle.

I nostri consigli

Avere un'idea dei rischi di internet è il primo passo verso il navigare in sicurezza.
Nel nostro sondaggio abbiamo anche chiesto ai genitori partecipanti cosa fanno per proteggere i propri figli online. La maggior parte (72%) agisce controllando il tempo che i bambini trascorrono davanti allo schermo. Una buona parte utilizza applicazioni per il controllo parentale (66%) e discute apertamente dei pericoli di Internet con i propri figli (64%).

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Consigli dei genitori di Babysits

Ecco alcuni suggermenti che gli intervistati hanno per altri genitori in difficoltà:

“Parlate con i vostri figli dei contenuti inappropriati che potrebbero incontrare e delle regole base di sicurezza per qualsiasi comunicazione online, come il pericolo degli estranei e la riservatezza dei dati personali. Mantenete aperta la comunicazione, in modo che si sentano abbastanza sicuri da comunicarvi se incontrano qualcosa che sanno essere inappropriato o che li mette a disagio".

"Affidatevi a fonti affidabili sulla protezione informatica e, se scegliete di utilizzare una app di parental control, dedicate un po' di tempo a conoscere il software e a installarlo sul dispositivo dei vostri figli con le giuste impostazioni".

Consigli degli esperti

Ecco alcuni dei consigli che gli esperti che abbiamo intervistato ci hanno dato quando si tratta di proteggere l’attività online dei più piccoli.

Alimenta la conversazione
Oliva raccomanda di sorvegliare sempre ciò che i vostri figli fanno online, ma “non necessariamente in modo interruttivo o interrogativo".
Dire a unə bambinə che non gli è permesso fare qualcosa senza spiegazioni o dialogo, di solito finisce per ottenere il risultato opposto. Per ovviare a questo problema, l'esperto afferma che è importante "mantenere aperti i canali di comunicazione" e prendersi il tempo necessario per capire cosa sta facendo vostro figlio online.

Fate in modo che sentano di poter rivelare le cose che li riguardano di propria iniziativa. Quando è stato chiesto ai genitori se avessero dei consigli da dare agli altri genitori, discutere dei pericoli di Internet con i propri figli è stato il consiglio più dato.

App di streaming per bambini
Molte app che si usano online danno la possibilità di metterle in una cosiddetta "modalità bambini". Esempi di piattaforme che offrono queste opportunità sono YouTube, Netflix e Disney+ e possono essere scaricate o messe in modalità bambini.

In questo modo si protegge lə bambinə dalla visione di contenuti inappropriati su queste piattaforme, poiché quando la modalità è attivata si possono vedere solo video o programmi televisivi adatti ai bambini. Soprattutto su YouTube, dove i contenuti sono meno regolamentati, questa modalità è perfetta se avete dei bambini e siete preoccupati di ciò che potrebbero vedere online.

Tablet per bambini
Oltre alle app e alle funzioni specifiche, esistono anche tablet completi progettati per i bambini. Su questi dispositivi sono disponibili sia contenuti educativi che di intrattenimento. Ciò significa che lə bambinə si diverte, ma impara anche qualcosa di nuovo quando usa il tablet. Inoltre, i tablet progettati appositamente per i bambini offrono spesso opzioni di controllo parentale più estese, assicurando che lə bambinə sia protetto da contenuti inappropriati e spesso non possa effettuare acquisti in-app (accidentali).

App educative
Oltre alle misure preventive come la modalità bambini, esistono anche app educative che possono aiutare i bambini più piccoli a svilupparsi mentre le utilizzano. Invece di passare il tempo a guardare video o sui social media, possono usare il loro tempo sullo schermo per imparare qualcosa di nuovo e positivo sul loro dispositivo. Queste app sono progettate appositamente per i bambini e per scopi educativi, limitando ancora una volta il rischio di esposizione a contenuti non appropriati. Esempi di ottime app educative nel 2022 sono: HOMER learning, ABCmouse, Starfall e Busy Shapes.

Conoscere le piattaforme dei social media
Quando vostrə figliə trascorre del tempo online, potrebbe essere una mossa intelligente utilizzare le stesse piattaforme. Non allo scopo di controllare o sorvegliare lə bambinə, ma per capire come funzionano le piattaforme. In questo modo, potrete individuare voi stessi i modi potenzialmente dannosi in cui la piattaforma opera e avrete così l'opportunità di avviare una conversazione con vostrə figliə.

Applicazioni e software per il controllo parentale
Come già detto, potete sempre scaricare un'app o un software di controllo parentale sul dispositivo di vostrə figliə. Questo strumento vi aiuterà a monitorare e gestire i siti web e le app a cui lə vostrə bambinə ha accesso. Esiste una grande varietà di applicazioni di questo tipo, che svolgono diverse funzioni, dal blocco e filtraggio di siti web e contenuti alla registrazione delle attività dellə bambinə, dalla limitazione del tempo trascorso online alla visualizzazione della cronologia di navigazione e delle comunicazioni. In base all'età dellə bambinə e a ciò che ritenete necessario, potete scegliere un'applicazione o un software di controllo parentale come mSpy, Norton, Net Nanny, WebWatcher o CYBERsitter.

In definitiva, è importante essere consapevoli che imparare a gestire la sicurezza di Internet e i pericoli a cui i nostri figli potrebbero essere esposti è un lavoro continuo, soprattutto perché le nuove pratiche digitali sono in continuo sviluppo.

"Dobbiamo continuare a comunicare su questo tema e ricordare ai bambini che gli adulti restano disponibili e che possono chiedere loro di parlarne in qualsiasi momento", spiega Rannou. "È necessario trovare un equilibrio tra sostegno e responsabilizzazione" e, una volta stabilita una chiara comprensione da entrambe le parti, i genitori devono "fidarsi dei propri figli e accettare di non poter controllare tutto ciò che fanno su Internet", consiglia l'esperta.

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