Insegnare l’inglese ai bambini
Oggigiorno è possibile crescere un bambino nel bilinguismo, non serve che abbia un quoziente intellettivo particolarmente elevato e soprattutto è possibile anche senza avere i genitori di nazionalità diverse. Vi piacerebbe che vostro figlio fosse bilingue?
Essere bilingui significa conoscere e saper parlare bene due lingue. Per quanto riguarda i bambini, è un processo più immediato e semplice.
Una lingua che al giorno d‘oggi è molto importante è quella inglese. Ormai è richiesta ovunque ed è bello poter crescere un figlio in un ambiente internazionale dove, grazie all’inglese, sia possibile comunicare con chiunque e dovunque.
Ma come ottenere tutto questo?
I bambini piccoli assimilano più facilmente le informazioni perché hanno un orecchio migliore per l‘ascolto. Nonostante ciò è bene agire con cautela. Non è sufficiente una stimolazione unidirezionale passiva, ossia attraverso la televisione o un gioco, ma è fondamentale interagire col piccolo, coinvolgendolo nel parlare.
Un genitore, soprattutto se non è di madrelingua inglese, può fare fatica o avere più timore ad approcciarsi all’insegnamento di una lingua.
Tra le ragioni principali rientrano:
- Gli sembra innaturale;
- Non credono di essere competenti;
- Non si accorgono di eventuali errori;
- Non hanno tempo.
Quest’ultima motivazione è quella che frena maggiormente la maggior parte delle famiglie.
Esistono per questo corsi di inglese pensati per i bambini tenuti da organizzazioni come ad esempio English is Fun!
English is Fun! crede che i bambini che imparano una seconda lingua abbiano più immaginazione e siano più flessibili nel pensiero.
Nella metodologia che propone rientrano i seguenti obiettivi:
- Avvicinare il bambino ai suoni e alla musicalità della lingua inglese;
- Fargli capire che esiste un modo alternativo all'italiano per comunicare;
- Favorire il naturale apprendimento della lingua;
- Sviluppare l'autostima e la fiducia in se stesso;
- Allontanarsi dalla memorizzazione.
Durante la fase di apprendimento a scuola o con insegnanti privati, è bene che il genitore si comporti con cautela. Non dovrebbe, ad esempio, correggere la pronuncia del bambino e dovrebbe evitare di chiedere come si traducono le parole; questo farebbe cadere l’autostima del piccolo nell’ipotesi in cui non riuscisse a fornire la risposta corretta.
L’apprendimento di una lingua in maniera interattiva può avvenire anche tramite un(a) baby sitter. Un genitore può decidere di affidarsi a una persona che conosce bene una seconda lingua e che, oltre a prendersi cura dei propri bambini, aiuti questi nell'apprendimento della stessa. Non deve essere una figura vista come aiuto compiti, ma come qualcuno con cui divertirsi a imparare una nuova lingua. Si possono proporre giochi interattivi o inventarsi qualche storiella in lingua.
I metodi di apprendimento possono essere svariati. Tenete comunque sempre in considerazione la regola che sbagliando s’impara. Ogni errore che si commette, è un passo in avanti verso il successo. Non scoraggiatevi, abbiate pazienza e siate perseveranti. Un giorno vostro figlio vi ringrazierà per questo.