L'inglese per bambini piccoli

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Di Babysits
2 minuti di lettura

Perché è importante e utile insegnare l'inglese ai bambini piccoli? L'età ideale per apprendere una seconda lingua inizia dalla nascita perché durante quel periodo il cervello reagisce in maniera positiva alle stimolazioni. Ma qual è il miglior metodo di apprendimento?

Perché apprendere una seconda lingua fin dalla tenera età?

A differenza di un adulto, un bambino immagazzina esperienze e concetti nella memoria a lungo termine. Ecco perché imparare la lingua inglese in età precoce è la soluzione migliore! Ma qual è il metodo più adatto per insegnare una lingua a un bambino piccolo? Pingu's English è la risposta!

Il metodo di apprendimento della lingua inglese di Pingu's English è diffuso in Europa, Asia, America Centrale e Middle East. Questo metodo consente di prendere confidenza con una seconda lingua attraverso strumenti interattivi e pensati apposta per i bambini piccoli. Tale metodo, riconosciuto in tutto il mondo e testato da educatori professionisti e bilingui, basa i propri principi educativi sull'apprendimento attraverso il gioco e l'interazione.

Per i bambini piccoli è fondamentale apprendere giocando

Per i bambini dell'asilo nido, Pingu's English offre differenti percorsi di apprendimento attraverso risorse e attività didattiche. Tra queste non si può non menzionare il famoso Pingu, il tenero pinguino dei cartoni animati creato nel 1984 da Otmar Guttman e Harold Muecke, che tiene compagnia ai bambini, stimolandoli nella loro routine quotidiana.

L'apprendimento della lingua inglese, oltre ad essere interattiva, è personalizzata per ogni bambino. A questi vengono infatti fornite le risorse più adeguate per acquisire le abilità necessarie e utili che aiutano ad apprendere la lingua nelle successive fasi scolastiche. Questo metodo efficace consente inoltre una migliore comunicazione e integrazione globale. Il tutto inoltre avviene in maniera naturale al fine di costituire una base solida che permanga negli anni. Ma com'è possibile ciò? Attraverso alcune attività di gioco che sono considerate il metodo più spontaneo non solo per apprendere concetti scolastici, ma anche per conoscere il mondo e tutto ciò che ruota attorno a loro.


Questo approccio pedagogico è quindi finalizzato al bilinguismo, che non solo permette l'apprendimento di una seconda lingua in maniera più semplice, ma consente lo sviluppo di alcune soft skills quali creatività, problem solving, pensiero astratto, pensiero matematico e lettura.

Un aiuto, quindi, che tiene conto sia della crescita psicofisica che di quella emotiva.

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