Chi è e cosa fa l’educatore nei servizi per l’infanzia?

Chi è e cosa fa l’educatore nei servizi per l’infanzia?

Di Babysits
3 minuti di lettura

La nostra piattaforma facilita l’interazione tra i genitori e gli assistenti all’infanzia che si suddividono in babysitter, tate ed educatori. Per quanto tutte e tre e le figure si prendono cura dei bambini, quella dell’educatore differisce perché ha ricevuto una formazione specifica, di solito universitaria.

Chi è l’educatore nei servizi per l’infanzia?

È un o una professionista che ha frequentato un corso di studi attinente all’educazione dei bambini nella fascia 0-6 anni.

Nello specifico, le sue competenze riguardano sia la cura del bambino sul piano igienico e alimentare, che su quello dello sviluppo affettivo e cognitivo.

Fonte: jobbydoo.it

Quali caratteristiche possiede un educatore?

Per svolgere questo ruolo all’educatore è richiesta, oltre a un’adeguata e riconosciuta formazione universitaria, anche esperienza sul campo, serietà e motivazione.

Inoltre, deve essere capace di comunicare con il bambino per instaurare un rapporto di fiducia ed empatia. Una buona comunicazione aiuta sia l’educatore a svolgere meglio il suo lavoro, che l’educando nel suo percorso di crescita.

Chi è e cosa fa l’educatore nei servizi per l’infanzia?

Che cosa fa l’educatore nei servizi per l’infanzia?

L’educatore opera secondo la mission di guidare il bambino nella sua crescita e nello sviluppo delle sue potenzialità.

L’educatore, inoltre, pone le basi per lo sviluppo cognitivo e affettivo del bambino. Ecco perché si tratta di un lavoro che non solo richiede professionalità, ma anche delicatezza e rispetto.

Su quali principi basa la sua attività?

  1. La cura e l’ordine: l’ambiente di lavoro deve essere pulito e ordinato. Deve, inoltre, essere accogliente e semplice nell’organizzazione. È importante che il bambino si senta libero di esprimere la propria personalità all’interno di questo ambiente.

  2. La relazione: è necessario entrare in relazione con il bambino. In particolare, l’educatore cerca di attirare la sua attenzione, di conoscere i suoi bisogni, le sue abitudini per favorire la spontanea attività con i materiali di gioco che preferisce.

  3. Essere una figura di riferimento: l’educatore deve saper ascoltare i bisogni del bambino al fine di sostenerlo, nella fasi della sua crescita, nel processo di distacco graduale dall’ambiente familiare.

L’educatore è, quindi, una figura professionale che ha delle conoscenze specifiche nel campo della prima infanzia.

Possiede un titolo di studio che ne attesta le competenze e opera sia per la cura e il benessere dei più piccoli, che per il sostegno della loro crescita fisica, cognitiva ed affettiva.


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